Inaugurata l’11 novembre 2014 e visibile fino all’8 febbraio 2015, “American Chronicles: the Art of Norman Rockwell” è una mostra che ripercorre la produzione di uno dei più acuti osservatori e narratori della società statunitense, soprannominato ‘Artista della gente’, capace di illustrare la storia del suo Paese e il sogno americano. Sono esposte a Palazzo Sciarra (via Minghetti 1, a due passi da via del Corso) più di cento opere tra illustrazioni, dipinti, documenti, fotografie e la raccolta completa delle 323 copertine originali del magazine The Saturday Evening Post, con cui Rockwell collaborò per molti anni e da cui derivò in parte il suo successo. L’artista statunitense (1894-1978) si dedicò infatti alla pittura per più di cinquant’anni, dagli anni Dieci agli anni Settanta. Le sue illustrazioni, minuziose e lievi, dirette al cuore più che alla mente, riflettono sogni, speranze ed ideali dell’America del XX secolo, influenzandone allo stesso tempo comportamenti e pensieri.
Nelle sue tavole emergono personaggi positivi, allegri, rassicuranti, fiduciosi e familiari ma nel contempo veri; l’osservazione della realtà in Rockwell si fa pittura e al contempo storia: della quotidianità ma contemporaneamente di un mito, quello americano, che va ben oltre il confine degli Stati Uniti. Il suo talento ha illustrato due storie d’America: quella reale e quella da lui stesso sognata. I temi trattati nelle opere esposte in mostra sono tantissimi: l’apartheid, la discriminazione razziale, i diritti civili, la lotta alla povertà, la guerra del Vietnam e in particolar modo il mondo dei bambini con la loro spensieratezza e spontaneità.