A metà ottobre 2014 è nato il Museo di Archeologia per Roma a Tor Vergata, che ha come sottotitolo ‘Dal Centro Storico alla Città Storica’; questa sede espositiva in una zona periferica poggia infatti sulla convinzione che è necessario ricomporre l’impropria separazione tra ‘centro’ e ‘periferia’ e restituire a tutta la città importanti frammenti di storia. Il progetto è stato ideato e curato da Andreina Ricci, docente di Archeologia classica nell’ateneo di Tor Vergata e ha trovato la sua sede a Villa Gentile, ristrutturata e adeguata per diventare un sito espositivo come parte del progetto “Roma fuori dai fori”. Questo Museo è il risultato di oltre vent’anni di lavoro del CESTER – Centro per lo Studio delle Trasformazioni del Territorio dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sull’archeologia romana e di una altrettanto lunga e impegnata riflessione sul rapporto che lega/separa i resti archeologici dalla città contemporanea.
APR (Archeologia Per Roma) è aperto non solo agli studenti ma a tutti i cittadini, proprio per contribuire allo sviluppo culturale del territorio. E infatti, già nelle prime sale del Museo è ben illustrato il ruolo affidato all’archeologia per il miglioramento delle aree urbane periferiche. Nel percorso espositivo, il visitatore può leggere la storia della città attraverso i frammenti archeologici rinvenuti dopo gli scavi realizzati proprio nell’area sudorientale di Roma dove è situato il Museo, tra resti di necropoli e ville che risalgono al periodo compreso fra l’età repubblicana e il tardo antico. All’inaugurazione di questa nuova sede espositiva erano presenti, tra gli altri, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e il Rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata” Giuseppe Novelli.