Sì, ad alimentare lo storytelling della Roma intramontabile danno il proprio contributo anche i brand e le grandi marche e, tra questi, quelli della moda e della gioielleria spiccano per intraprendenza e creatività (senza escludere naturalmente molte altre categorie merceologiche).
Oggi vogliamo parlarvi di due di queste maisons, più precisamente di Laura Biagiotti ed Hermés. La stilista italiana ha creato il profumo RomamoR, speculare in ogni sua parte. ROMA e la sua parola bifronte AMOR hanno infatti sempre suscitato una grande suggestione. E’ un percorso che inizia da un altro profumo mito dello stesso brand, “Roma” (che ha venduto sinora 120 milioni di confezioni); quest’anno si è arrivati a festeggiare il trentennale di questo successo con una nuova fragranza, ritornando così al punto di partenza di un viaggio olfattivo cominciato 30 anni fa: la Città Eterna intesa come luogo dell’anima ma anche come luogo geografico il cui nome, letto allo specchio, diventa Amor. “Con questa nuova fragranza rendiamo omaggio al nostro amore per Roma tra passato, presente e futuro” ha dichiarato Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente di Biagiotti Group.
Come secondo esempio portiamo Emile Hermés: quello che ha progettato e costruito è difficilmente classificabile ed è a cavallo tra arte, intrattenimento e dadaismo: non solo una boutique, dunque, ma un museo e una galleria d’arte insieme. Questo si deve dire se si parla del nuovo store di Hermès in via Condotti, un concept della maison francese del lusso che celebra, attraverso uno storytelling sfaccettato e ricco di sfumature, il ‘gioco’ come tema portante. Si inizia con ‘I tre giochi di prestigio’, tre temi – gli oggetti, la luce e le parole – e tre giochi di magia che creano un viaggio attraverso oggetti in collezione, curiosità, invenzioni, trucchi e bauli dei ricordi. Lo spazio si è trasformato in una vetrina in continuo cambiamento con gli oggetti della collezione Emile Hermés, nipote del fondatore della maison: dall’orologio da taschino alla bicicletta, dai cappelli animati a sculture video e disegni che si alternano a giochi di prestigio. Questi ultimi, magie illusionistiche e altre spettacolari attrazioni, si avvicendano grazie ad una stravagante capsula del tempo (quella concepita dal poeta e inventore Raymond Roussel con cui partì nel 1925 per esplorare l’Alsazia e la Svizzera). Al suo interno, a turno, vengono ospitati gli universi di Jean-Eugène Robert-Houdin, Georges Méliès e Raymond Roussel, personaggi francesi del XIX secolo e contemporanei di Emile Hermès. “Quest’anno, il 2018” ha spiegato Francesca Di Carrobbio, A.D. Hermès Italia, “per Hermès è l’anno del gioco e noi lo abbiamo raccontato come fosse una magia”.