Il Vaticano è sede, da millenni, di un grande potere spirituale ma soprattutto politico, essendo l’unica Istituzione che continua ad esercitare la sua influenza da ben 2.000 anni. Nel 2013 è stato eletto al soglio pontificio Papa Francesco, al secolo Josè Maria Bergoglio che, dopo la rinuncia di Papa Benedetto XVI Ratzinger, ha annunciato di avere tutte le intenzioni di riformare e correggere la mala gestione economica dei bilanci ecclesiastici e non solo. Pare purtroppo che ancora non via sia riuscito, dato l’insorgere continuo di nuovi scandali in Vaticano, da business poco leciti alla pedofilia alla corruzione come dimostra l’ultimo scandalo del Vaticano, cioè le migliaia di euro mensili che entravano nelle tasche del cardinale Maradiaga dall’Honduras, persona molto vicina a Papa Francesco e che godeva della sua piena fiducia. Approfondiamo questi argomenti da tre fonti: Mondadori Store, Huffington Post e L’Espresso di Repubblica.
Vatileaks: molti libri recenti parlano di questo argomento
I misteri e gli scandali finanziari ed etici legati al Vaticano si ripetono nei decenni e fanno parlare… Molti giornalisti hanno infatti scritto, soprattutto negli ultimi anni, libri di inchieste sui misteri mai svelati del Vaticano e sui grandi segreti che si nascondono da sempre dietro alla storia ufficiale; si sono recentemente occupati nei loro libri di Vatileaks Corrado Augias, Gianluigi Nuzzi, Emiliano Fittipaldi, Iacopo Scaramuzzi, Claudio Rendina, Nello Scavo, Angelo Mincuzzi e Giuseppe Oddo, Ignazio Ingrao, Emanuela Provera e Aldo Maria Valli.
In particolare (ne citiamo nel dettaglio due) nel 2010 Corrado Augias è autore di “I segreti del Vaticano. Storie, luoghi, personaggi di un potere millenario”, che ha spiegato nel volume la lunghissima storia della Chiesa, ricca di chiaroscuri, di personaggi più o meno limpidi e di molti segreti legati a vicende antiche, recenti e contemporanee. Gianluigi Nuzzi, invece, ha cominciato a scrivere degli scandali dell’Istituzione del Papa con “Vaticano Spa” del 2009, che ha indagato la verità sugli scandali finanziari e politici della Chiesa; nel 2016 ha pubblicato “Via Crucis”, che tratta della lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la Chiesa e quest’anno è stata la volta di “Peccato originale”, sui conti segreti, le verità nascoste, i ricatti e il blocco di potere che ostacolano la rivoluzione di Francesco.
Papa Francesco, contro gli scandali, ammonisce la Curia
Proprio per sottolineare ancora una volta la sua lotta nei confronti del malaffare all’interno della Chiesa, prima delle festività di fine 2017, Papa Francesco ha tenuto un durissimo discorso ai cardinali, vescovi e prelati sulle “malattie” della Curia che non vuole riformarsi, in occasione dei tradizionali auguri di Natale. Ha in particolare insistito su alcuni episodi avvenuti nel corso dell’anno 2017, che hanno suscitato molto clamore e che hanno coinvolto importanti personalità impegnate in prima linea nelle riforme che lui stesso ha promosso. Ha infatti citato nel discorso di auguri alla Curia “le persone che vengono selezionate accuratamente per dare maggior vigore al corpo e alla riforma, ma, non comprendendo l’elevatezza della loro responsabilità, si lasciano corrompere dall’ambizione o dalla vanagloria e, quando vengono delicatamente allontanate, si autodichiarano erroneamente ‘martiri del sistema’, del ‘Papa non informato’, della ‘vecchia guardia’, invece di recitare il mea culpa”. Probabilmente si riferiva ad alcune personalità allontanate dai posti di potere vaticani nel corso del 2017 come Libero Milone, il primo Revisore Generale del Vaticano; il cardinale Gerhard Mueller, capo della Congregazione della Dottrina della Fede e Giulio Mattietti, numero tre dello IOR e responsabile per decenni della struttura IT della banca vaticana. Papa Bergoglio, sempre in quell’occasione, ha nominato poi persone che “operano nella Curia, alle quali si dà tutto il tempo per riprendere la giusta via, nella speranza che trovino nella pazienza della Chiesa un’opportunità per convertirsi e non per approfittarsene”.
Inchiesta Papa Espresso: l’ultimo scandalo vaticano rivela le grandi somme percepite dal cardinale Maradiaga
Nonostante le parole di Papa Francesco prima di Natale, ecco arrivare, appena dopo il 25 dicembre, l’ultimo scandalo Vaticano, cioè (il corrispettivo di) 35mila euro al mese che il cardinale Maradiaga, primo consigliere di Papa Francesco, riceveva dall’Università dell’Honduras.
La vicenda è venuta allo scoperto grazie ad un’inchiesta del settimanale L’Espresso, che ha esaminato un report interno dell’Università. Papa Bergoglio ha anche lui aperto subito un accertamento sull’argomento (tramite il vescovo argentino Alcides J. Pedro Casaretto, che ha “indagato” in Honduras per tre settimane), per capire cosa abbia realmente fatto il suo amico e potente porporato Oscar Maradiaga, acceso sostenitore di una Chiesa povera e pauperista, che invece pare abbia ricevuto per anni grandi somme di denaro ogni mese (più una tredicesima del corrispettivo di 54mila euro a dicembre) dall’Università Cattolica di Tegucigalpa in Honduras. Maradiaga sembra dunque che, solo nel 2015, abbia ricevuto quasi l’ammontare di mezzo milione di euro dall’Ateneo, cifra che secondo alcune fonti avrebbe incassato per un decennio come Gran Cancelliere dell’Istituto formativo. Pare inoltre che il cardinale abbia fatto anche alcuni investimenti milionari in società finanziarie londinesi con soldi in parte poi scomparsi nel nulla e che sia indagato anche dalla Corte dei Conti del piccolo paese dell’America centrale per l’utilizzo di enormi somme di denaro girate dal governo honduregno alla “Fondazione per l’educazione e la comunicazione sociale” e alla “Fondazione Suyapa”, entrambe facenti capo alla Chiesa locale e quindi allo stesso Maradiaga.
Oscar Andres Rodriguez Maradiaga è un salesiano nato a Tegucigalpa in Honduras 75 anni fa; nominato da Giovanni Paolo II vescovo della sua città nel 1978, è diventato celebre come nemico della corruzione e paladino dei più indigenti; punto di riferimento religioso e politico dell’Honduras e dell’intero episcopato latino-americano, nel 1992 ha fondato a Tegucigalpa l’Università “Nuestra Señora Reina de la Paz”, diventata in pochi anni uno degli atenei più importanti e ricchi del Paese. Il “cardinale degli ultimi” ha poi ottenuto la porpora nel 2001 (la prima nella storia dell’Honduras) ed era considerato tra i papabili nel conclave del 2005. La sua carriera stellare ha subito uno stop nel 2009, quando si è schierato a favore del colpo di stato militare che ha deposto il presidente democraticamente eletto Manuel Zelaya ma nel 2013 è stato promosso da Bergoglio, nell’anno della sua elezione, coordinatore del Consiglio dei cardinali che doveva mettere a punto la riforma della curia romana ed era perciò divenuto il megafono e l’esegeta dei dettami della rivoluzione bergogliana.